Dobbiamo prendere atto di quanto è successo nelle ultime settimane e del fatto che tutto riporta, guarda caso, alla vicenda della concessione A22 e a scendere a quella della Cispadana.
In ordine:
1 – Cattoni, Amministratore Delegato di Autobrennero, nell’ambito del convegno organizzato da NOMISMA il 29 gennaio scorso a Medolla, ha dichiarato che la Cispadana autostradale, insieme alla Bretella Campogalliano-Sassuolo e alla terza corsia da Verona a Modena, sono in priorità 1 nell’ambito degli investimenti previsti nel project financing della (eventuale) gestione della A22.
2 – scopriamo, con sorpresa di molti, che Concordia sulla Secchia e Mirandola sono nell’elenco regionale dei Comuni potenzialmente idonei ad ospitare nuove Zone Logistiche Semplificate, finanziate tramite il PNRR, guarda caso proprio dove è previsto un casello dell’autostrada Cispadana. Ci dobbiamo allora attendere che presto saranno riesumati il progetto di trasformazione della Ferrara mare in autostrada chiusa (a pagamento!) e della nuova autostrada, sempre a pagamento, da Mestre a Ravenna conosciuta come “Romea commerciale”. Il tutto, si badi bene, per realizzare quel collegamento autostradale A22-Ravenna tanto sospirato dalla Regione che sarà però in diretta concorrenza con la ferrovia Ravenna-Ferrara-Poggio Rusco che la stessa Regione sta potenziando e che, con la possibile realizzazione di una piattaforma intermodale a Poggio Rusco, può collegare tutto il distretto interessato, in particolare quello bio-medicale, sia al Porto di Ravenna che a quello di La Spezia che al centro Europa con minore spreco di denaro pubblico e minore impatto ambientale. Il che tradotto significa transizione ecologica e tecnologica.
3 – ultima ma non ultima, la esplicita presa di posizione del Commissario europeo alla concorrenza Breton sulla vicenda concessione A22/gara Partenariato Pubblico Privato/diritto di prelazione Autobrennero a seguito della interrogazione al Consiglio europeo della parlamentare del M5S Pignedoli. Di fatto una stroncatura da parte del Commissario dei facili entusiasmi, anche di politici di casa nostra, all’indomani dell’approvazione del Decreto Infrastrutture. La richiesta di fatto, da parte di Breton, di una gara realmente aperta alla concorrenza per la Concessione/gestione di A22 tramite il ridimensionamento dell’emendamento inserito nel Decreto Infrastrutture volto ad avvantaggiare Autobrennero e, a scendere, la realizzazione della Cispadana autostradale oltre alla Bretella e alla terza corsia Verona-Modena.
Sui primi due punti vorremmo come cittadini sapere, avendone diritto per Legge, quali altre manovre vengono ancora nascoste a coloro che vivono sul territorio e che ancora una volta si vedono calare sulle proprie teste cose decise altrove.
Sul terzo punto ci chiediamo, e ci aspettiamo risposte, come ancora una volta il nostro Paese possa venire rappresentato dalla immagine di “Italietta” dove le cose vengono adeguate agli interessi particolari di un sistema di potere politico ed economico anziché a quello dell’intera società.
Ci attendiamo verità e non le solite dichiarazioni evanescenti di politicanti interessati più al loro tornaconto che al bene del Paese. Nel frattempo continua la raccolta di firme alla petizione STOP ALL’AUTOSTRADA CISPADANA, SI COMPLETI INVECE LA STRADA TRA REGGIOLO E FERRARA.