È la domanda che si pone il Coordinamento cispadano NO autostrada – SÍ strada a scorrimento veloce a seguito delle recenti modiche costituzionali.
Abbiamo tutti seguito con trepidazione le notizie preoccupanti riguardo il fenomeno del riscaldamento globale, trepidazione trasformata in vera preoccupazione quando si è intrecciata con la comparsa di un virus molto sfacciato di cui avremmo fatto volentieri a meno.
Questo ha però accelerato alcune prese di coscienza e vere trasformazioni anche a livello politico che la nostra rappresentanza parlamentare ha stigmatizzato nel modo più aulico possibile, con una modifica costituzionale: sono aggiornati due articoli della Carta fondamentale della Repubblica Italiana, che inseriscono la tutela ambientale alla base di ogni attività pubblica e privata. Ogni attività economica deve essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali e la legge determina i programmi e i controlli opportuni.
Proviamo un moto di sollievo; ringraziamo chi ci dà tali garanzie e una speranza per il futuro, ma ci chiediamo come sarà valutata l’opportunità dei controlli prospettati.
Per esempio, ci chiediamo se per il progetto dell’Autostrada Cispadana, concluso nel 2012, e per cui sarà necessario redarre un Progetto esecutivo con Verifica di conformità alla normativa vigente, sarà opportunamente verificata la coerenza fra l’obsoleto Progetto definitivo e il Progetto esecutivo che ora dovrà rispettare almeno la Costituzione.
Ci chiediamo anche chi si prenderà la responsabilità di reiterare la valutazione positiva dell’Impatto Ambientale che a luglio compirà cinque anni e chi sarà colui che non sentirà l’esigenza di stabilire condizioni ambientali ulteriori rispetto a quelle del provvedimento originario di VIA.
Domande e perplessità a cui qualcuno dovrà pure rispondere!
Per il Coordinamento
Marilena Martinucci e Silvano Tagliavini