È con vero rammarico che prendiamo atto delle strane e contorte elaborazioni politiche del consigliere comunale di +Mirandola Giorgio Siena pubblicate dal Resto del Carlino Modena del 16 febbraio 2022 a cui vorremmo precisare, per l’ennesima volta, alcune cose che ci riguardano a proposito di rapporti con il M5S e vicenda Autobrennero/Cispadana/ferrovia. Precisazioni che poi anche il M5S potrà, se lo vorrà, fare.
1) Il M5S “non spalleggia il Coordinamento” essendo uno dei soggetti fondanti (2010), con altre realtà politiche e non, del Coordinamento. Chiunque ne condivida le motivazioni può farne parte. Che a Siena piaccia o no la linea di azione del Coordinamento è decisa in sinergia con tutti i componenti del Coordinamento compreso il M5S.
2) Il Coordinamento non ostacola in nessun modo l’operazione di possibile assegnazione di gestione della A22 (vedasi normativa vigente introdotta nel Decreto Infrastrutture di recente approvazione). Questo potere non ci è dato ma ci lusinga che Siena lo ipotizzi. Piuttosto, siamo fermamente convinti, anche sulla scorta di una sentenza del 2020 della Corte dei Conti, che una seria e libera gara tra soggetti imprenditoriali sia la migliore soluzione in questi casi. Lo ha chiaramente detto anche il Commissario U.E. alla Concorrenza Breton. Pur compiacendoci nel caso la nuova gestione di A22 fosse ad appannaggio di Autobrennero, per una sorta di “onestà intellettuale” non ce la sentiamo di essere “liberisti” a giorni alterni e quando ci fa, come sistema paese, più comodo.
3) La Cispadana in forma autostradale non è l’unica e migliore soluzione. Siena non può fingere che esiste un progetto alternativo meno costoso (vedasi dichiarazione di insostenibilità finanziaria da parte di ARC), meno impattante sull’ambiente e più rispondente alle necessità del territorio. Per quanto riguarda la ferrovia evidentemente Siena non ha letto attentamente le innumerevoli considerazioni del Coordinamento nel tempo che riguardano la stessa Autobrennero come operatore ferroviario, cosa che è stata ovviamente taciuta da Cattoni in occasione del Convegno a Medolla. A tutto questo aggiungiamo le considerazioni sul potenziamento della Ravenna-Ferrara-poggio Rusco e della La Spezia-Parma-Poggio Rusco (vedasi programma di investimenti ferroviari della Regione) con opportunità di Piattaforma intermodale a Poggio Rusco. Questo in previsione dell’apertura del secondo tunnel ferroviario del Brennero che stravolgerà positivamente il panorama trasportistico anche locale.
Meno sterile polemica politica e più confronto nel merito delle problematiche è il nostro metodo di agire. Che piaccia o meno.
Silvano Tagliavini
portavoce del Coordinamento